Si chiamerà L#esperienza dell#arte la mostra che la de Corral curerà nel Padiglione Italia e che avrà un carattere maggiormente classico, ponendo a confronto opere di grandi artisti scomparsi negli ultimi trent#anni che guardano all#attualità, da Beuys a Warhol, da Basquiat a Matta, con altre di artisti più recenti. Non più di quaranta artisti e a ognuno sarà riservata una sala del Padiglione Italia. "L#Esposizione, che sto preparando - dice María de Corral - vuol essere letta come un campo di attività nel quale realizzare il desiderio di scambiare esperienze, idee, riflessioni e anche di provocarle. ... Ho intenzione di mostrare ciò che vi è di comune nella diversità, affinché lo spettatore riconosca le qualità dell#inaspettato e dell#insolito e abbandoni la propria riluttanza all#idea di Piacere nell#arte contemporanea." Se la mostra del Padiglione Italia farà il punto su dove è arrivata oggi l#arte contemporanea, a Rosa Martínez, all#Arsenale, il compito di indicare le tendenze future. Il titolo scelto dalla curatrice, Sempre un po#più lontano, riprende quello di una raccolta di Corto Maltese e Hugo Pratt, disegnatore da cui Martínez è sempre stata affascinata, per quel gusto dell#avventura che dev#essere proprio anche degli artisti impegnati a esplorare nuovi territori, senza vincoli di linguaggio (installazioni e video, accanto a pittura e scultura). "L#esposizione - dice Rosa Martínez - presenta artisti e tendenze estetiche di rilievo all#inizio del terzo millennio cercando di dimostrare che l#arte può essere ancora una promessa per coloro che vogliono imbarcarsi in quel tipo di viaggio per il quale Deleuze adottò il lemma proustiano: il vero sognatore è quello che esce con l#intenzione di verificare qualcosa." Per quanto riguarda i padiglioni dei Paesi stranieri, diversi i nuovi entrati come ad esempio l#Albania, il Marocco, il Libano e diversi sono già i nomi delle presenze nazionali: Gilbert & Gorge per la Gran Bretagna, Gat Bener per Israele, Hans Schobaum