Celebrandosi quest'anno il cinquantennale della fondazione del Centro italiano di studi sull'alto medioevo, il Consiglio direttivo ha deciso di promuovere la pubblicazione di una riflessione storiografica sulle 'Settimane di studio' spoletine giudicate da molti una delle più felici imprese del dopoguerra, avendo spaziato - pur senza un progetto preordinato - in ogni dominio della storiografia altomedievale. A differenza di quanto è avvenuto nel 1977, in occasione del venticinquennale, quando quella riflessione fu affidata esclusivamente a Consiglieri del Centro, per il cinquantennale si è pensato di chiedere sintesi e valutazioni a studiosi non italiani che puntualmente e con entusiasmo hanno accolto l'invito. I loro contributi costituiscono la prima parte di questo volume, preceduti dal testo del saluto (come se fosse un'introduzione) con il quale chi firma questa premessa ha inaugurato - secondo la tradizione - la settimana del cinquantenario e nel quale sono stati delineati alcuni momenti della storia, della vita e dell'attività del Centro. Nella seconda parte il lettore potrà trovare una serie di informazioni più precise su quella storia e su quanti, direttamente o indirettamente, ne sono stati gli artefici. Accanto al bilancio storiografico e a queste memorie scritte, si è voluto offrire una selezione molto ampia delle immagini di quegli artefici: in sostanza, una cronaca visiva di mezzo secolo di incontri. Il 17 aprile 1977 Giuseppe Ermini, concludendo le sedute dei lavori della celebrazione ufficiale dei venticinque anni di attività del C.I.S.A.M., lesse queste parole che un illustre studioso tedesco aveva pronunciato nel 1955: « Lasciamo Spoleto con l'impressione che dal Convegno è uscito un insegnamento anche più prezioso di tutti i risultati scientifici; l'insegnamento che l'Europa è in campo scientifico, e innanzitutto nel campo della storiografia, un fatto compiuto. E anche se, fino alla realizzazione di una Europa 'politica', dovessero passare ancora ar