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La giustificazione sociale dell'imposta

La giustificazione sociale dell'imposta
Tributi e determinabilità della riccezza tra Diritto e Politica

  • ISBN: 9788815253460
  • Editorial: Società Editrice Il Mulino
  • Lugar de la edición: Bologna. Italia
  • Encuadernación: Rústica
  • Medidas: 22 cm
  • Nº Pág.: 761
  • Idiomas: Italiano

Papel: Rústica
56,15 €
Sin Stock. Disponible en 5/6 semanas.

Resumen

Che le imposte servano a finanziare le spese pubbliche è osservazione ovvia, meno scontato è invece come debbano essere ripartiti i relativi pesi sulla collettività. I moderni sistemi tributari nascono dalla necessità di fondare la tassazione sulle ricchezze degli individui, sulla loro "capacità" di contribuire ai carichi pubblici, sostenendo un esborso ("ability to pay"), E devono quindi essere in grado di qualificare, determinare e valutare socialmente i diritti proprietari dei singoli, a cui commisurare il prelievo fiscale. L'esenzione del "minimo vitale", la discriminazione dei redditi "non guadagnati" e perpetui, la progressività dell'imposizione, la scelta delle singole manifestazioni di capacità economica da tassare - patrimoni, redditi, consumi - sono alcune delle questioni di cui si occupa questo libro, accomunate da un unico filo conduttore: la misurazione e l'apprezzamento ai fini sociali dei redditi e dei patrimoni individuali, nella prospettiva della tassazione. A questi temi si intreccia il mito della "redistribuzione", dell'utilizzo dell'imposta quale fattore perequativo delle ricchezze private: in apparenza (e per molti) funzione indefettibile e centrale dello strumento tributario, in realtà semplice effetto combinato di prelievo fiscale e spesa pubblica, o tutt'al più contingente opzione di politica legislativa.

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