L'opera - suddivisa in due volumi che si differenziano unicamente in relazione ai Paesi presi in esame - intende fornire ad istituzioni e operatori del settore minorile una sintetica, ma il più possibile esaustiva, panoramica dei diversi sistemi di giustizia minorile in vigore in Europa. Nell'intento di identificare differenze e punti in comune nell'approccio normativo dei vari Stati alla delinquenza minorile e di porre le basi per l'elaborazione di uno "Statuto europeo dei diritti dell'imputato minorenne", si è chiesto infatti a qualificati rappresentanti degli Stati membri dell'Unione europea e di quelli candidati a farne parte (docenti di diritto penale, di diritto processuale penale, di criminologia, magistrati, esperti di diritto minorile?) di delineare le caratteristiche salienti del proprio sistema di giustizia minorile. Sono stati pregati di tradurre il loro contributo in inglese, per facilitarne la fruizione e la diffusione del volume, e di attenersi alle indicazioni contenute in un questionario comune, in modo da facilitare la comparazione fra le soluzione adottate dai diversi ordinamenti con riguardo ai seguenti profili: la collocazione della disciplina del processo penale minorile (all'interno del codice o in leggi speciali), la soglia di età al di sopra della quale il minore è ritenuto penalmente responsabile e può essere penalmente perseguito, il grado di specializzazione richiesto alle autorità giudiziarie e alle altre figure operanti nel procedimento a carico di minori, le forme di diversion previste, la gamma di misure restrittive della libertà del minore, le tutele assicurate a quest'ultimo nel corso del procedimento. Informazioni alle quali i relatori nazionali hanno aggiunto osservazioni personali e proposte di riforma. In questo volume vengono esaminati i sistemi di giustizia giovanile dei seguenti Paesi: Belgio, Croazia, Inghilterra e Galles, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Portogallo, Scozia, Slovenia, Spagna,