Codificazione e cultura giuridica
- ISBN: 9788834825907
- Editorial: G. Giappichelli Editore
- Fecha de la edición: 2012
- Lugar de la edición: Torino. Italia
- Edición número: 2ª ed.
- Colección: Il Diritto nella Storia
- Encuadernación: Rústica
- Medidas: 23 cm
- Nº Pág.: 350
- Idiomas: Italiano
Lo statuto proprio (e, quindi, “naturale”) delle discipline storiche nelle Facoltà giuridiche appare di per sé abbastanza chiaro: al futuro giurista la storia si deve invece insegnare con il preciso scopo di renderlo capace di scoprire tutto il complesso patrimonio genetico dell’ordine giuridico nel quale sarà chiamato a svolgere la sua funzione d’interprete; per mettergli, si direbbe, una salutare pulce nell’orecchio che gl’insegni a far bene il suo non facilissimo mestiere. E solamente a questo vogliono servire i libri che si pubblicano in questa collana.
Riccardo Ferrante ha scelto di parlare coi suoi studenti di codificazione, prendendo (saggiamente) le mosse da un riesame attento dei recenti e recentissimi dibattiti che intorno al codice (e, più ancora, all’idea di codice) si sono avuti. Questa (ineccepibile) premessa gli ha consentito di mantener ferma la prospettiva del rapporto tra codificazione e scienza giuridica come asse portante di tutto il suo discorso: quando ha ragionato della grande stagione codificatoria nella Francia napoleonica e poi dell’Italia (durante e dopo le molte e diverse “recezioni” del Code civile), dell’autonomizzazione del diritto marittimo all’interno dell’iter formativo della codificazione commerciale, per addentrarsi infine nell’esame dei rapporti tra cultura giuridica e processo di codificazione in due vicende particolarmente significative (quelle di Trieste e di Genova). Le ultime pagine servono a collocare la storia delle codificazioni nel contesto nel quale essa deve diventare oggetto della riflessione d’ogni giurista. Questo è certamente un testo che richiede ai suoi lettori un notevole impegno. Ed è giusto che sia così, perché si tratta non d’un manuale istituzionale, ma d’un libro di cui servirsi come traccia per uno di quei corsi “avanzati” che non dovrebbero mai mancare in una scuola universitaria.