Il documento, prova precostituita per eccellenza, costituisce per il processo penale un mezzo di conoscenza imprescindibile, di cui difficilmente si può fare a meno, anche per le sue qualità di immediatezza ed economicità, contrapposte alla inevitabile pesantezza e laboriosità che caratterizza l'assunzione della prova orale. Tuttavia il documento è spesso considerato come una sorta di prova "minore", di fatto molto utilizzata ma, tutto sommato, poco conosciuta nei suoi variegati aspetti teorico-pratici. L'opera di propone quindi di analizzare in maniera approfondita caratteristiche, struttura, finalità ed efficacia della prova documentale nel processo penale - prendendo in considerazione anche la fase delle indagini e dell'udienza preliminare - sia dal punto di vista teorico che sotto un profilo più strettamente pratico, con particolare attenzione alla prassi e alla interpretazione giurisprudenziale più aggiornata in materia. L'analisi attiene in particolare alla disciplina nel libro III (sulle prove), capo VII (sui documenti) del codice di procedura penale, negli artt. 234 e seguenti. Gli Autori illustrano nel dettaglio le diverse tipologie di prove documentali, citando e commentando gran parte della dottrina e giurisprudenza sull'argomento, senza omettere di fornire la loro personale ed argomentata opinione sulle numerose problematiche affrontate, in tal modo offrendo un quadro conoscitivo tendenzialmente completo di tale mezzo istruttorio, che non mancherà di fornire un valido aiuto a tutti gli operatori che vorranno districarsi in una materia solo apparentemente priva di difficoltà e sulla quale non è stato scritto molto.