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La proprietà immobiliare urbana.T.4: L'usucapione

La proprietà immobiliare urbana.T.4: L'usucapione

  • ISBN: 9788814122590
  • Editorial: Dott. A Giuffre - Editore
  • Lugar de la edición: Milano. Italia
  • Colección: Il Diritto Privato Oggi
  • Encuadernación: Rústica
  • Medidas: 24 cm
  • Volumen: 2
  • Nº Pág.: 1459
  • Idiomas: Italiano

Papel: Rústica
16,14 €
Sin Stock. Disponible en 5/6 semanas.

Resumen

L'insieme degli istituti relativi alla materia immobiliare, evidenzia la necessità di un esame accurato di quest'ultima con cui scindere gli aspetti teoretici da quelli che evolvono sul terreno pratico- applicativo. Fedele a tale premessa, anche questa parte della più generale opera sulla Proprietà immobiliare urbana svolge un esame puntuale della fattispecie, senza mai allontanarsi dalle direttrici guida di un'informazione completa e analitica che offre al lettore uno strumento, il quale raccoglie gli orientamenti emersi in dottrina ed in giurisprudenza con le soluzioni accolte, soprattutto da parte di quest'ultima, in ordine alle tante questioni di cui nel testo è condotta la disamina. Il vigente codice civile colloca, tra gli effetti del possesso, l'usucapione. In particolare, la norma di cui all'art. 922 c.c., menziona tale figura tra i modi di acquisto della proprietà. L'usucapione, inoltre, quale modo fondamentale di acquisto a titolo originario, attiene non soltanto alla proprietà, ma anche a tutti gli altri diritti reali di godimento, ex art. 1158 c.c. Così, mentre con la prescrizione, il diritto si estingue, per effetto del durevole mancato suo esercizio; con l'usucapione, il diritto è acquistato, in conseguenza del durevole e concreto esercizio di esso. Il codice civile del 1865 si collocava nel solco di una prospettiva unitaria dei due istituti, stabilendo con l'art. 2105 che la prescrizione è un mezzo con cui, col decorso del tempo e sotto condizioni determinate, taluno acquista un diritto od è liberato da un'obbligazione. Di orientamento diverso è poi stato il legislatore successivo, il quale con il codice del 1942 ha inteso separare i due istituti, mirando - segnatamente con riguardo all'usucapione - ad un'evidente valorizzazione dell'esercizio del potere di fatto sulla cosa. Resta tuttavia il legame tra i due istituti, consacrato nella previsione di cui all'art. 1165 c.c., secondo cui - per quanto applicabili - trovano ingresso nell'usucapione le disp

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