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Costituzione e regolazione

Costituzione e regolazione
interessi, norme e regole sullo sfruttamento delle risorse naturali

  • ISBN: 9788815120571
  • Editorial: Società Editrice Il Mulino
  • Lugar de la edición: Bologna. Italia
  • Colección: Arel
  • Encuadernación: Rústica
  • Medidas: 20 cm
  • Nº Pág.: 353
  • Idiomas: Italiano

Papel: Rústica
30,77 €
Sin Stock. Disponible en 5/6 semanas.

Resumen

La riforma costituzionale del 2001, imperfetta e spesso problematica se letta insieme alla precedente "riforma Bassanini", è stata interpretata dalla Corte costituzionale con un vigore e una frequenza senza precedenti. Ciò apre un'ampia prospettiva di lavoro per la scienza e per il diritto costituzionale, ma invita le istituzioni e l'ordinamento a ridisegnare numerosi settori o materie la cui identità è stata profondamente rivisitata dal nuovo Titolo V della Costituzione, che applica la tecnica delle competenze legislative enumerate per la sfera statale e per quella concorrente. I settori coinvolti e gli intrecci tra essi sono numerosi e talora fondamentali. Una esemplare chiave di lettura o "meglio" di delimitazione metodologica e funzionale è offerta nel volume dal confronto tra la categoria storica dei beni pubblici e quella delle risorse naturali. Tale confronto è sostenuto, motivato e necessitato dall'influenza del progresso scientifico e tecnologico e del turbinoso conflitto di interessi che lo sottendono. Questa linea tematica si incrocia nello studio, restando tuttavia distinta ed esemplare, con quella pure molto attuale della rilettura del sistema delle fonti del diritto e con quella della qualità della legislazione latamente intesa. Il campo delle risorse naturali, in cui si intrecciano categorie antiche come quelle della proprietà e dei beni pubblici e attuali quanto problematiche come quella ormai costituzionalizzata della "tutela dell'ambiente e dell'ecosistema", fornisce dunque una linea di approfondimento utile al legislatore di ogni livello al fine di considerare se gli adombrati nuovi bisogni normativi debbano essere ancora affrontati con gli strumenti legislativi, segnati dalla generalità e dall'astrattezza, ma non più dalla stabilità, ovvero si debba ricorrere a categorie non nuove, ma da ripensare e adattare alla realtà complessa e conflittuale odierna: quelle della "regolazione" e della "normazione tecnica".

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